Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?, di Ettore Scola (1968)

« Older   Newer »
  Share  
spaxx
view post Posted on 2/4/2007, 22:26




image

Ispirato dai classici avventurosi alla Emilio Salgari, "Riusciranno i nostri eroi..." è un'epopea balzana e spassosa in cui l'editore borghesissimo Alberto Sordi intraprende una ricerca del cognato Nino Manfredi, perduto in Africa, accompagnato dal fidato ragioniere Bernard Blier, più che altro per scrollarsi dalla noia dell'ambiente in cui vive, fatto di convenzioni e programmazione. Di carattere rapsodico l'avventura africana dei due italiani a disagio, sulle tracce del cognato combinaguai, fino a trovarlo nelle vesti di stregone: mitico l'"Aridangachemerumpanlicujunga" pronunciato da Manfredi nel fatidico momento dell'incontro con il parente. Alberto Sordi è un personagggio che vorrebbe il mondo sotto propria prospettiva e esce confuso dall'impresa( "Io non ho le idee chiare",mormora contravvenendo il proprio motto), Blier si presta a far da spalla al protagonista, Manfredi appare per poco minutaggio ma la sua presenza aleggia su tutto il film,come accadrà a Marlon Brando in "Apocalypse now", e fornisce un'intensa incisività. Il film, una commedia sul concetto di sentirsi a proprio agio a dispetto delle asperità dell'ambiente che si è scelto di vivere, è un classico della commedia italiana da riapprezzare.

Edited by BEPY86 - 2/4/2007, 23:53
 
Top
view post Posted on 3/4/2007, 14:00
Avatar

Advanced Member

Group:
amministratore founder
Posts:
1,139
Location:
Rende(CS)

Status:


Sotto il profilo convenzionale della commedia anni 60-70 il film vuole marcare e segnare una realtà che disgraziatamente è ancora tangibile nelle nostre menti e che riguarda il non accontentarsi mai.. il guardare sempre l'erba del vicino con invidia e gelosia non prendendo in considerazione per niente l' ipotesi che poi tanta floridezza e benessere è solo frutto della nostra fantasia del nostro animo tormentato e angosciato che cerca protezione e riparo in cose del tutto fittizie che non fanno altro che accrescere il nostro stato di disagio verso un mondo che ci è avverso e ostile... ribadisco la commedia non esorbita i canoni che in quel periodo erano in voga, anche se si contraddistingue per le tematiche trattate, che non sono certamente da trascurare e minimizzare... da segnalare la buona prova di Sordi e Manfredi straordinari come sempre!!!
 
Web  Top
Delial
view post Posted on 15/6/2007, 16:09




Questo film è anche un'occasione di confronto tra le "maschere" di Manfredi e Sordi, un incontro dove si alternano momenti di ostilita', asprezza e risentimento. Il personaggio di Manfredi e' quello piu' audace che ha avuto il coraggio di cercare se stesso. In contrapposizione al personaggio interpretato da Sordi sempre in esitazione in perenne conflitto tra la mediocrità delle sue paure e la tentazione di voltare pagina
 
Top
view post Posted on 15/6/2007, 17:56
Avatar

Advanced Member

Group:
amministratore founder
Posts:
1,139
Location:
Rende(CS)

Status:


si esatto delial hai fatto un'analisi davvero esauriente sul film in questione!
 
Web  Top
tony brando
icon3  view post Posted on 17/6/2007, 16:47




E pensare che il ruolo di sordi lo doveva fare manfredi e viceversa!

Fu il primo successo commerciale di Scola. Anche se non è un capolavoro (si dilunga spesso in inquadrature da documentario della natura), il film intrattiene ed è abbastanza divertente!

Mitica la scena quando Sordi si mette a dormire mentre Blier fa il primo "quarto" poi lo sveglia dopo un "quarto" d'ora!!!
"Eh beh, ma è 'na cosa incredibile! Io ho detto QUARTO! Quarto marino! Quattro ore per ciascuno! E che facciamo, ogni quarto d'ora ci svegliamo a fa il cambio della guardia? Pensa un po' che nottata! Oddiodiodiodiodiodiodiodio! O mamma mia! E chi riprende sonno adesso?". Appena finita la frase si addormenta!

Oppure: "Che c'ha, 'a motocicletta?"
 
Top
AleTrixy
view post Posted on 13/9/2007, 17:43




Film esilarante che sa mixare elementi apparentemente inconciliabili. A livello poetico, non è tra i miei preferiti in assoluto, ma trovo che sia un interessante racconto di cambiamento, un percorso non solo geografico dei protagonisti (Sordi ed il sottovalutato Blier, un attore tutto da riscoprire) attraverso l'Africa in cerca di qualcuno che non vuole proprio essere trovato (non è difficile, alla fine, capire perché). Una commedia brillante con qualcosa di lievemente amaro in fondo e che solitamente si avverte solo dopo averla visionata più e più volte.
 
Top
eastman85
view post Posted on 16/9/2007, 15:13




secondo me è uno dei peggiori film di Scola, passabile se visto tanto per ridere. attori ineccepibili
 
Top
mahleriano
view post Posted on 18/4/2009, 21:53




Ho sempre avuto un bel ricordo di questo film, rivisto di recente, e a tutt'oggi fresco, divertente, scanzonato e che ben riporta ad una certa Italia di quegli anni. E l'atmosfera di evasione e in parte di sogno nella quale lo spettatore viene proiettato ammirando quei magnifici paesaggi non mi hanno mai suggerito l'idea del documentario. Forse anche perché le musiche di Armando Trovajoli che le accompagnavano erano così carine, orecchiabili e trascinanti da far venire davvero voglia di partire immediatamente per questo mondo incantato e splendido.
Credo che nel film in realtà siano presenti in ugual misura ambedue le componenti di cui alcuni parlano: l'attacco in chiave comica al provincialismo dell'italiano danaroso nel Terzo Mondo, e la scoperta del proprio io.
Personalmente mi sono fatto volentieri trasportare dal senso di avventura e coinvolgere dal vero e proprio mal d'Africa che progredisce con il progredire del film, e che forse di una ricerca ancestrale dell'io è il simbolo per eccellenza.
Quel mal d'Africa che culmina nella meravigliosa interpretazione di Manfredi e che in pochi istanti spodesta letteralmente tutto il lavoro fatto fino ad allora dal pur bravo Sordi. Lo sguardo così nostalgico e intenso che Manfredi rivolge in primo piano a quella che ormai è la sua vera gente, dà veramente la misura della grandezza di questo attore. In quello sguardo, contrapposto a quello dei bellissimi volti della popolazione che in lontananza lo prega di rimanere, c'è tutto il senso del film: il bisogno e la nostalgia continua di una libertà e di una purezza incontaminata che quell'ambiente rinnova ad ogni istante. E soltanto per averlo saputo fissare così bene il regista avrebbe meritato un premio.
 
Top
Dandy Rotten
view post Posted on 23/4/2009, 17:31




Il momento del rinoceronte fa letteralmente spanciare.

E' vero che ha nel finale un'affinità con "Apocalypse now". probabile che l'ispirazione da "Cuore di tenebra" ci sia anche per questo film...
 
Top
carlo ceruti
view post Posted on 23/4/2009, 20:40




Un film divertente. Fa indubbiamente ridere ed ha anche una trama movimentata, quindi non ci si annoia. Scola non è ancora un regista maturo, ma la sua mano si sente. Sordi è straordinario, Manfredi fa una comparsata, ma è sempre bravo.
 
Top
9 replies since 2/4/2007, 22:26   424 views
  Share