Una storia qualunque, di Alberto Simone (2000)

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Sam 90
view post Posted on 26/4/2009, 13:51




Trent'anni. Tanto ha dovuto aspettare Michele La Torre per rivedere la luce. L'anziano detenuto ha scontato la lunga condanna per l'omicidio della moglie. Ora, però, Michele è finalmente libero, può ritornare alla normalità.
Ma in questo caso libertà vuol dire anche confusione, solitudine in una città caotica della quale non riconosce più nulla. Non sa più cosa fare, né dove andare: dopo vari, goffi, tentativi, riesce soltanto a farsi arrestare...
La prigione diventa per lui l'unica casa possibile. Ad aiutarlo è un giovane avvocato: riesce a farlo scarcerare e gli trova una sistemazione. I due infatti si trovano coinvolti in una tragicomica convivenza. Ora l'ex detenuto ha soltanto un ultimo desiderio: vuole rivedere i suoi due figli che gli furono portati via il giorno della condanna. L'avvocato lo aiuta nella ricerca, ma scopre anche una cosa ben più importante. Quella condanna che Michele ha scontato fu manovrata ed aiutato da un ex commissario di polizia riesce a scoprire il vero colpevole di quell'omicidio.
Negli ultimi anni della sua vita, Nino ha rallentato molto con il cinema ed è tornato a quella che nel lontano 1959 gli regalò la consacrazione definitiva ovvero la tv.
Qui siamo nel 2000 e Nino prossimo agli ottant'anni ci regala un'interpretazione molto drammatica, una delle più belle della sua carriera, in un film o fiction diviso in due puntate in cui viene presa un pò di mira la mala giustizia ma si parla anche del difficile reintegro alla normalità di una persona che ha scontato tantissimi anni di carcere.
Costruito tutto in famiglia, il regista è Alberto Simone, genero di Nino, e fra gli interpreti c'è anche il nipotino di Manfredi, Matteo, e il fratello Dante.
Un successo televisivo che ancora oggi detiene un record difficile da eguagliare per una fiction televisiva: 10 milioni e il 35 % di share
 
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