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L'arte dell'arrangiarsi è insita nell'animo dei protagonisti del film che, non a caso infatti, incarnano la figura dei magliari. Tra questi il personaggio che più di tutti ne rappresenta l'emblema e lo spirito è sicuramente Totonno(Alberto Sordi): un intrallazzatore di quelli che si guadagnano da vivere truffando la gente più semplice e ingenua. Dall'altro versante troviamo invece, Mario Balducci(Salvatori) che a differenza degli altri non si trova a suo agio nel compiere certi tipi di azioni perchè moralmente più onesto. E' vero che l'istrionismo di Sordi in alcune circostanze ha deviato il film verso la commedia ma è anche vero che proprio grazie alla sua interpretazione ha acquisito più verve e vigore.
Un film di passaggio nella carriera del regista Rosi che qualche anno più avanti si affermerà con i cosiddetti film di denuncia sociale di cui ne diventerà uno dei maggiori esponenti. Ritornando sul film in questione mi preme rievocare una scena che a mio avviso è davvero esilarante: quella in cui Sordi è protagonista di un monologo personale in cui si interroga sull'attuale situazione in cui versa fino ad arrivare all'aspettata conclusione di autostima. |