CITAZIONE (ALESSIO CRETARO @ 5/9/2008, 16:57)
Nanni Moretti a me non è mai piaciuto. E' una persona cinica e antipatica !!
Nessuno prima di lui si era mai permesso di attaccare due pilastri del cinema italiano come Alberto Sordi e Nino Manfredi,che nel film Ecce Bombo quasi umilia
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Nanni Moretti sta antipatico a molti già epidermicamente. E' un fatto. Però, gli va riconosciuto che pochi come lui sono riusciti a rendere l'agitazione, il fermento, la confusione e il manicheismo di quegli anni. Non dimentichiamo che proprio in "Ecce Bombo" prima e in "Palombella Rossa" poi c'è una forte componente critica verso quel modo di vivere, pensare, mostrarsi. Sarà perché in quella realtà ci sono stato fin troppo dentro, basti dire che molti attori di quei film (e lo stesso Moretti) sono passati per il mio stesso liceo, nel mio stesso quartiere, che per chi non lo sapesse, è stato anche quello dove fu tenuto nascosto Moro e dove verosimilmente si sono pensate le peggiori stragi neofasciste degli anni '70.
Ho conosciuto davvero persone che "giravano, facevano cose, vedevano gente", ed il peggio è che queste persone stanno tornando fuori in grande stile. Uno dei peggiori difetti di quel tipo di persone che, ripeto, a ben guardare Nanni stigmatizza, era l'assoluta certezza delle proprie convinzioni. Cerchiamo tutti di non cadere in quello stesso errore, che non era l'unico. Se ben vedete, proprio Moretti nella scena in cui critica Manfredi per la pubblicità occulta, ne fa volutamente e smaccatamente anche lui appena venti secondi prima, citando la "Arrigoni" con nonchalance. E finisce poi per fustigare Michele APicella, facendogli dire "Perché piangi? Perché sono un genio?" e questo, chiunque capisce che è un'iperbole macchiettistica. Paradossi voluti, tra le tante feroci critiche che proprio Ecce Bombo muove a certa intelighenzia di allora che sparava sentenze ma confondeva storia e nazionale di calcio, che per apparire "sofferente d'esistenza" si chiedeva se era più d'effetto andare e non parlare o non andare. Finendo poi chi a malefemmine, chi a cercare l'alba dove ilsole tramonta. Mentre la vera coscienza collettiva, il vero sentimento, giace sofferente e incompreso, negli occhi di una già grandissima Lina Sastri.
Che poi anche il "buon Nanni" abbia finito per prendersi troppo sul serio, e a mettere troppo in primo piano i suoi punti di vista anche minimali, è altra storia, di un altro periodo...