intervista a Manfredi anno 2000, Una storia Qualunque....

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Antonio88
view post Posted on 21/11/2009, 17:33




Una storia qualunque
Valentina Bisti - 01/12/2000

La Storia di cui è protagonista Nino Manfredi non è nata per caso. E' stata scritta su misura per lui, come omaggio alla sua arte, ispirata dall'affetto, dall'ammirazione e dalla gratitudine che il regista Alberto Simone prova per lui. “Ho scritto il film”, dice il regista, “come un vestito fatto su misura per come Nino è oggi, con la sua intatta grandezza, ma anche con una nuova commovente fragilità in questa particolare stagione della sua vita che è la vecchiaia”.
Il personaggio che Manfredi interpreta è Michele La Torre, un uomo finito in prigione per una condanna ingiusta. Un uomo vecchio e indifeso che trova nella speranza l'unica strada per tornare a vivere. Quella speranza è legata ai suoi due figli che lo credono l'assassino della madre e che hanno troncato qualsiasi legame con lui. Michele non si dà per vinto e, grazie all'aiuto di un avvocato, riuscirà a dimostrare la sua innocenza.

Manfredi racconta di come sia stato difficile interpretare un personaggio così complesso:

“All'inizio ho detto al regista che avrei difeso solo il mio personaggio, e che, essendo il film molto difficile, non avrei rischiato di farmi ‘rovinare’ da lui. Così ho messo subito in chiaro che avrei gestito le mie battute come i più grandi maestri mi avevano insegnato". Manfredi sorride, sorseggia il suo caffè e continua a parlare: “Con questo film io ho sfidato Nino Manfredi. Di personaggi difficili ne ho fatti tanti, ma come questo mai. E visto che non dovevo fare carriera mi sono affidato alle mani del regista e tutto è andato per il meglio”.

Perché è stato così difficile interpretare Michele?

“Mi è piaciuta l'idea di impersonare uno che si è fatto trent'anni di galera per un delitto che non ha commesso. Mi sono chiesto cosa e chi ti può ripagare se poi scoprono che eri innocente".

Inutile dire che l'interpretazione di Manfredi è perfetta e vi sono molte sequenze in cui l'emozione è forte. Come quando Michele, di nascosto, vede i suoi figli, lo spettatore riesce a partecipare della sua gioia che è allo stesso tempo paura e solitudine.

Nella grande sala di rappresentanza di viale Mazzini 14, tutti gli occhi sono puntati su di lui, uno tra i più grandi attori del nostro cinema. Quest'uomo, così semplice nel suo abbigliamento sportivo, dimostra di essere una persona molto umile. Con enfasi racconta la sua esperienza teatrale con Eduardo de Filippo.

“Mentre facevo il secondo anno all'Accademia arrivò il maestro de Filippo. Cercava degli attori che parlassero un italiano perfetto, visto che il teatro dialettale era considerato un teatro minore. Scelse, tra gli altri, me. In una scena dovevo salutare una serie di persone che si trovavano in una stanza e, senza parlare, dovevo dimostrare chi tra quelle persone fosse mio amico, mio superiore o mio nemico. Alla fine della scena il pubblico non battè ciglio e non ci fu applauso. De Filippo mi chiamò e mi disse: 'Abbiamo sbagliato'. Bene, lui non fece altro che cambiare la sequenza delle persone che dovevo salutare e alcuni piccoli movimenti. E la sera successiva, alla fine della scena, la platea si sciolse in un grande applauso".

Manfredi continua a raccontare aneddoti sul suo passato, ricorda storie, avvenimenti. In lui non ci sono rimpianti. Ama tantissimo il suo mestiere che pratica con vera passione:

"Con questo nuovo personaggio, forse, posso dire che ho appena iniziato a imparare".

Tra qualche giorno partirà per l'America dove riceverà un premio che non si sarebbe mai immaginato. L'emozione gli fa vibrare la voce, si ferma un istante, giusto un momento per riprendere fiato.

"Gli americani mi vogliono dare un premio alla carriera perché, dicono loro, un attore come me non ce l'hanno".

 
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view post Posted on 25/11/2009, 14:09
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Nino a questa fiction in particolare ci teneva davvero molto perchè la sentiva sua e nello stesso tempo era cosciente del fatto che forse sarebbe stata l'ultima ad essere interpretata nel pieno delle sue capacità... come sappiamo negli anni che seguirono Nino ebbe molti malanni che non gli consentirono di esprimersi al meglio.. ma nonostante tutto riusci ugualmente a lasciare il segno..
 
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1 replies since 21/11/2009, 17:33   194 views
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